domenica 17 maggio 2020
I ristoratori del comune più popoloso dell'isola d'Ischia, Forìo, hanno volto in pratica di carità le restrizioni conseguenti alla catastrofe da coronavirus. Padre Beato Scotti, parroco della chiesa del Purgatorio e responsabile diocesano della Caritas isolana per il centro di prima accoglienza, ha provveduto a realizzare e coordinare un'opera di generosità insieme molto apprezzata. Sul finire del mese di aprile, i proprietari e gestori dei più, diremo così, golosi e appetitosi ristoranti e luoghi di ristoro del (di solito) vivacissimo comune di Forìo hanno consegnato proprio alla Caritas ischitana, nella persona di don Scotti, grandi quantitativi delle derrate alimentari che avevano in serbo nei loro depositi in vista di un'estate che in precedenza prevedevano "bella", per dirla con Pavese, come tutte le altre. Così non è stato, e così non sarà malgrado le annunciate riaperture. I ristoratori hanno quindi pensato di poter dare un senso cristiano alle loro difficoltà: distribuìre gratuitamente pasta, olio, pelati di pomodoro (cari allo scrittore Domenico Rea) per i più poveri, non solo di Forìo, ma di tutta l'isola verde. E a molti è sembrato che questo guizzo di fantasia e di solidarietà sia il modo migliore per ripartire nel "mondo nuovo" che si auspica possa nascere dopo tanto dolore.
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