venerdì 10 febbraio 2012
Ancora "irriverenze". In pagine illustri, scritti solenni con dentro anche il vuoto, fuochi fatui di novità senza riscontri. Mercoledì per esempio Malpelo rileva due casi notevoli, tra scienza e religione. "La Stampa" (p. 31) e titolo squillante virgolettato: «Vicini alla Particella di Dio. Presto sapremo la verità». Barbara Gallavotti sulla complessa vicenda del "bosone di Higgs", particella "divina" o "dannata" (in inglese tre sole lettere di differenza), evoca riviste di fama mondiale, laboratori di Ginevra, premi Nobel, Atlas, Gev, Cms, Balene nel mare, Phisics Letter B, Cern, Chamonix… Universo di annunci mirabolanti con questa conclusione: «quando sarà scoperto, e quindi addomesticato» questo bosone di Higgs, «i fisici avranno bisogno di nuove sfide che sappiano farli dannare». Insomma: ancora non è stato trovato, ma sul nulla intanto si riempie mezza pagina. Era scienza. E religione? Sul "Corsera" (p. 41: «E scomparve la ferula conciliare») Alberto Melloni ricorda che il Papa non usa più «il bastone ricurvo con Crocifisso» voluto da Paolo VI «per la fine del Concilio», usato a lungo da Giovanni Paolo II, ad esempio nella celebre prima uscita del «Non abbiate paura!». Benedetto XVI «dalle Palme 2008» ha ripreso a usare il bastone con la croce d'oro usato dai tempi di Pio IX e fino al Concilio. E allora? Allora, in sostanza, parrebbe che per Melloni ciò voglia dire che il Papa – tornato Papa Re – non intenda più piegarsi... Neppure per obbedire al Crocifisso? Mah... È libertà? Certo. A Malpelo, con tutto il rispetto, anche qui pare panna montata: montata bene, da maestro, con dotta finezza, ma sempre panna…
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