Fu un pastore autorevole e un difensore della retta fede
venerdì 28 giugno 2019
Il Verbo di Dio “pose la sua abitazione tra gli uomini e si è fatto Figlio dell'uomo, per abituare l'uomo a comprendere Dio e per abituare Dio a mettere la sua dimora nell'uomo secondo la volontà del Padre”: sta tutto qui il nocciolo vivo della fede cristiana. Oggi possiamo dire a parole questa verità anche grazie ai pensatori e pastori dei primi secoli, tra i quali sant'Ireneo di Lione è uno dei più conosciuti. Discepolo di san Policarpo e forse originario di Smirne, nel 177 si trovava in Gallia, dove fu chiamato a succedere a san Potino, vescovo novantenne di Lione, ucciso durante la persecuzione. Ireneo era stato mandato a Roma per chiarire alcune questioni dottrinali e al suo rientro la comunità cristiana locale appariva ferita dalla repressione. Fino alla morte, nel 202 circa, Ireneo fu una guida saggia, un pastore autorevole e un difensore della retta fede, messa a rischio dalle eresie.
Altri santi. San Paolo I, papa (VIII sec.); santa Vincenza Gerosa, vergine (1784-1847).
Letture. Sacratissimo Cuore di Gesù. Ez 34,11-16; Sal 22; Rm 5,5-11; Lc 15,3-7.
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