Gemma Pedrini durante un'esibizione in teatro Out Off di Milano
«Più le sfide sono difficili, più le voglio affrontare». Può dirlo forte Gemma Pedrini: lei, 24enne ipovedente di Milano, violoncellista, ieri si è laureata in musicologia a Cremona. Nella sua tesi, manco a dirlo, ha studiato programmi di editing musicale per chi ha problemi di vista. Ora vuole «abbandonare i libri e riprendere in mano lo strumento», e poi, coronare il suo sogno: «Mi piacerebbe tanto suonare per papa Francesco e per il presidente Mattarella».
Da piccola, Gemma era stata bullizzata ed emarginata. Poi è diventata una musicista di talento, ha suonato per l'85° compleanno di Ennio Morricone e ha pure trovato il tempo non solo per diventare una sciatrice provetta, ma pure per vincere – nel 2011 – la medaglia di bronzo alla Coppa del Mondo di Sestriere. Della sua fede non fa mistero: «Ringrazio Dio e la vita per come è andata», ripete di fronte a taccuini e telecamere.
Ma torniamo a ieri, perché la storia non è ancora finita. Tre ore dopo Gemma, la corona di alloro arriva anche per Maria Grazia Perego. La laurea è una triennale in Beni culturali, e la tesi s'intitola "Non vedenti al museo: normative, progetti, difficoltà". La donna si era iscritta tempo addietro, poi aveva lasciato. Ma poi ancora aveva ripreso il corso, convinta dalla determinazione della figlia. Gemma ha vinto anche questa sfida.