domenica 26 ottobre 2008
Chi scrive in pagina, pensa e rilegge? Forse non sempre, causa mode e pregiudizi. Ieri per esempio sul "Corsera" (p. 30) un titolo secco: "La moralità? Nasce insieme a noi"! Solo la "moralità"? Grazie a «indagini scientifiche» l'idea di Massimo Piattelli Palmarini è anche più impegnativa: nell'uomo c'è, istintiva e naturale, la tendenza a vedere cose che non esistono. Infatti «sembra che i membri della nostra specie siano biologicamente preparati a concepire differenti tipi di entità" in sostanza come già aveva intuito Kant" noi percepiamo direttamente la causalità. Vediamo che una sferetta rossa in movimento colpisce una sferetta blu immobile e la fa partire, la spinge». Ma non è vero! E tu ricordi Kant che discute la tesi di Hume, che proprio con l'esempio delle "palline" negava l'oggettività del principio di causalità: i "fenomeni" illudono! E dunque il pezzo "scientifico" punta al sodo così: nella specie umana c'è «un meccanismo" ipertrofico, enorme ed abnorme» che ci fa rilevare realtà che però non esistono. Con conclusione secca e generale: proprio da questa «abnorme ipertrofia» illusoria «hanno preso origine le concezioni sovrannaturalistiche». Quindi ogni religione sovrannaturale è fantasia irreale, falsità frutto di questa enorme ipertrofia connaturale all'uomo. Finito? L'articolo sì. Tu lo prendi sul serio, convinto anche dalle palline di Hume che nega l'oggettività della causalità e lo applichi in generale. Perfetto! E se poi capita che la tua macchina sia tamponata per strada sorridi, non ti scomponi: è solo una sensazione illusoria, dovuta a quella «abnorme ipertrofia».
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