mercoledì 24 settembre 2014
Ieri in libreria mi capita tra la mani un libro a firma illustre, Pietro Citati, in cui trovo quasi solo la riscrittura dei testi dei Vangeli, e mi colpisce subito «l'invenzione» della figura di Maria, madre di Gesù, attribuita a San Luca. Coincidenza: sempre ieri sul Corsera Emanuele Trevi presenta proprio quel libro con ampi elogi, e dando a esso un nome singolare: «I Vangeli secondo Citati (non saprei come altro definirli)». Belle pagine, certo, degne della firma, che tra l'altro danno modo a Trevi di citare Pasolini e Mel Gibson, ma… Ma sia consentito pensare che il vero testo dei "Quattro" è su un altro livello: non solo perché la Chiesa li ha "canonizzati" per duemila anni, ma anche per linguaggio e presa su mente e cuore di chi legge. E proprio a proposito di «invenzione», altra coincidenza: domenica su Repubblica – Autore illustre anche qui – tocca leggere tra errori vari (di fatto e non solo di opinione) che «dei 4 evangelisti tre non conobbero Gesù». In realtà quelli che certamente «conobbero Gesù», come risulta dai testi stessi, proprio «virgolettati», per dirla come l'articolista, furono due: Giovanni e Matteo-Levi, chiamato dalla cassa dei tributi con quell'indice che colpì persino quel monellaccio di Caravaggio!
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