martedì 19 agosto 2008
Intelligenze da primato. Vanno veloci, ma all'improvviso si fa buio e il cavallo da corsa si impunta come un mulo: stop! Venerdì ("La Stampa") due pagine di intervista brillante e intelligente, su tutto, di Sabelli Fioretti a Michele Serra. Ma di colpo ecco Serra: "La sfiga esiste""; Sabelli: "Quale sfiga?"; Serra: "Quella di avere i vescovi. Una zavorra spaventosa". Che dire? I vescovi sono in tutto il mondo, e in Italia da 2000 anni. Può un'intelligenza, restando tale, spiegare così tutti i guai italiani, o bisogna pensare ad una fissazione ossessiva? Già: proprio lì Serra confessa di averla, ma per Berlusconi. E la giustifica così: "Non è colpa mia se è ovunque". Ma poi aggiunge sicuro: "Resto convintamente democratico: ogni uomo un voto". Va detto che Berlusconi è arrivato molto dopo i vescovi, e se "sta su" è per volontà degli elettori: "Ogni uomo un voto". Chi la pensa come Serra fa bene ad impegnarsi " voto, militanza, propaganda " per farlo "andar giù". Non è impossibile: qualcuno ci è riuscito. Ma se poi uno pensa che tutti i guai vengano dai vescovi l'impresa è più dura. Vale anche ieri ("La Stampa", p. 25) per l'accusa della sociologa Saraceno: la Chiesa è arrogante perché "pretende il monopolio di definizione dei valori e delle norme su famiglia, sessualità e vita". Che dire? Anche da noi le leggi non le fanno i preti, ma il Parlamento: ogni uomo un voto, come sostiene Serra. E lo ammette da sempre anche la Cei" Se si riaccende la luce si vedrà che la realtà è diversa. Messa così rivela un complesso alla Fantozzi che scivola sulla poltrona sacco: fa ridere, e anche un po' pena.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI