domenica 28 dicembre 2008
Dal complesso d'inferiorità vengono anche false sicurezze e brutti scherzi, come buttare acqua controvento. Sull'"Unità" (24/12, p. 39) il "dotto" Gravagnuolo, che da sempre quel complesso lo ha verso la Chiesa, attacca duro l'americano Rodney Stark. "Sciocchezzaio di Natale": ha osato dire, e al "Corsera" (!), che "il Cristianesimo fin dall'inizio ha fatto appello alla ragione"! "Ragione"? Basta la parola a far imbizzarrire il nostro, che pensa di averla in esclusiva e spara due bordate: "Strano, ma Agostino non teorizzava il 'credo quia absurdum'? E Gesù non propugnava l'amore assoluto senza limiti?" Ahi! Il "dotto" non sa che il "credo quia absurdum" è due volte falso. Primo perché è invenzione di polemisti arruffoni come lui per screditare fede e Chiesa, e nessuno lo ha mai scritto; secondo, dunque, perché neppure S. Agostino lo ha mai "teorizzato". Quanto all'"amore assoluto", se per la rivelazione cristiana è l'essenza del Dio di Gesù Cristo, allora esso è anche alla radice della ragione. Così il complesso d'inferiorità controvento ha fatto danno. Capita un po' anche a Michele Ainis che ("La Stampa", 24/12, p. 42) ironizza sulle "bastonate" inflitte dalla Chiesa ogni giorno ai "laici" come lui, mettendosi umile accanto a Giordano Bruno e a Galileo. Ebbene, proprio lì sotto, quasi intera pagina, c'è Piero Bianucci che racconta "i 'vizietti' dell'astronomo riabilitato" che, tra oroscopi sballati "per fare cassa" e altre miseriuole umane non fa bella figura. E Giordano Bruno era specialista in magiche alchimie! Dunque un po' controvento anche Ainis. I complessati si coprano!
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