giovedì 30 settembre 2010
Talora le proteste arrivano subito in pagina. Ieri per esempio su "Liberazione" (p. 11) un lettore strilla perché il giorno prima ha letto questo giudizio su Chavez, leader del Venezuela: «Caudillo social-populista, mezzo Peron e mezzo Berlusconi». E invece talora l'indignazione è in ritardo, o proprio non c'è. Sempre ieri qui (p. 30) leggo che per il notissimo filosofo francese Bernard-Henri Lévy, non certo cattolico, «la religione cattolica è oggi quella maggiormente attaccata nei suoi contenuti, in Europa». Qualcuno protesta per questo fatto quotidiano? Non pare" E così ieri "Repubblica" (p. 23) racconta tranquillamente, quasi con noncuranza e con foto esplicita, che a Salemi con autorizzazione ufficiale si espone una Madonna " tra l'altro pur diversamente venerata anche da evangelici e islamici " con in braccio al posto di Gesù Bambino" Adolf Hitler! Qualcuno a Salemi o altrove ha davvero protestato? E ci si può indignare non solo della cosa in sé, ma anche del fatto che "Repubblica" presenti la cosa senza un briciolo di perplessità? Se fosse stato un ritratto di Maometto, la riproduzione sarebbe stata ugualmente tranquilla e passiva in quella pagina? Vera libertà, o dovrà esserci un limite? Altro caso: "L'Espresso" (30/9, pp. 64-65) dà voce senza alcuna esitazione a una signorina, di suo celebre per ragioni discutibilissime, che infanga uomini di Chiesa defunti senza alcun riscontro e senza possibilità di difesa. Nessuna reazione? Qualcosa non va davvero"
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