In un’epoca travagliata e ferita fu pastore saldo e «dottore» della fede
giovedì 10 novembre 2022
In un tempo travagliato è lo spessore delle guide, dei pastori, a fare la differenza e ad alimentare la speranza della comunità. E in tempi oscuri, segnati da profondo travaglio, visse san Leone I, primo Pontefice a cui venne attribuito il titolo di «Magno» e che dal 1754 è ricordato anche come dottore della Chiesa. Originario della Toscana, nel 430 era arcidiacono; fu poi consigliere di Celestino I e di Sisto III e nel 440 fu eletto Papa. Si trovò a combattere le molte eresie che andavano diffondendosi nel V secolo, in particolare manicheismo e priscillianesimo. Si impegnò, inoltre, a contrastare il paganesimo là dove esso rischiava di riaccendersi. Tra le sfide che dovette affrontare ci fu anche la grave situazione in cui versava l’Impero Romano, ormai vicino al crollo e minacciato dalla invasioni barbariche. Inviato dall’imperatore Valentiniano III, nel 452 riuscì a fermare gli Unni di Attila sul Mincio con una missione i cui particolari sono tutt’ora sconosciuti. Nel 455 convinse gli invasori Vandali di Genserico a risparmiare la vita degli abitanti di Roma. Di fronte alla polemica cristologica che divideva l’Oriente, nel 451 convocò il Concilio di Calcedonia a cui toccò affermare definitivamente la dottrina delle due nature, umana e divina, unite nell’unica persona di Cristo. Difese infine il primato del vescovo di Roma. Morì nel 461. Altri santi. San Probo di Ravenna, vescovo (IV sec.); sant’Andrea Avellino, sacerdote (1521-1608). Letture. Romano. Fm 1,7-20; Sal 145; Lc 17,20-25. Ambrosiano. Ap 22,1-5; Sal 45 (46); Mt 25,14-30. Bizantino. 1Ts 2,9-14a; Lc 13,1-9.
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