domenica 14 dicembre 2014
Tre giorni – venerdì scorso, il 18 e il 19 dicembre – per vedere "Il carcere possibile", la rassegna teatrale con le compagnie di detenuti-attori di cinque istituti di pena della Campania: Istituto Minorile di Aiola, Casa Circondariale di Arienzo, Istituto a Custodia Attenuata di Eboli, Casa Circondariale di Lauro, Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli. Promossa da Il carcere possibile onlus e dal Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania, in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli Mercadante e Provveditorato della Campania Amministrazione Penitenziaria, la kermesse, giunta alla decima edizione, è tra le più significative e consolidate in Italia, nata nell'ambito del progetto avviato nel 2003 dalla Camera Penale di Napoli di denuncia delle condizioni di vita all'interno degli Istituti Penitenziari e a sostegno dei programmi tesi alla rieducazione e al reinserimento sociale del detenuto.L'edizione 2014 accoglie i lavori teatrali delle cinque compagnie di detenuti-attori, frutto di laboratori e percorsi creativi realizzati nell'ambito dei piani pedagogici annuali degli istituti penali. I laboratori sono stati condotti in alcuni casi dagli educatori interni, in altri da operatori, registi e attori esterni, con il contributo di magistrati, del personale e della polizia penitenziaria, di associazioni di volontariato. Tra canzoni, gag, scenette, musiche e parole si lancia così un messaggio di speranza. Confermando, sottolinea Rita Romano della casa di reclusione di Eboli, come «attraverso la cultura si possa nobilitare l'uomo».
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