mercoledì 4 giugno 2003
Sotto i livelli di decenza, in pagina. Bipolare. "L'Unità in vena di follie": ieri, prima pagina di "Libero", titolo di Gennaro Sangiuliano che bacchettava lo strillo dell'"Unità" di lunedì, "Il Papa difende la libertà del Corsera". Giustamente, ma"Ma le follie erano anche su "Libero". Il pezzo infatti cominciava così: «Le parole del Papa le abbiamo udite tutti""cercare di riferire la verità mantenendosi liberi dal controllo governativo"». Davvero? Ma quelle parole del Papa non le ha "udite" nessuno. Erano in un documento solo scritto. A "Libero" sono fatti così: se non caricano i toni non sono loro, finendo per aver torto anche quando hanno ragione. Figurarsi quando non la hanno. La riprova? Sempre ieri, p. 6, titolo con questo strillo su due colonne: "Il sogno del pacifista Lula. Una piscina più grande". Per squalificare l'intervento ad Evian del nuovo presidente del Brasile, che pure ha - scritto lì stesso - il favore dell'80% della sua gente, ecco la chiacchiera - senza prove - che avrebbe fatto ingrandire la piscina del palazzo presidenziale. Roba da bar! Non critica, ma giornalismo da corteo urlato. Brutto. Vale per il polo del cerchio. C'è anche la botte. Sempre "L'Unità", sempre l'altro ieri, oltre la "follia" dello strillo di prima pagina, Federica Fantozzi scrive nel pezzo che quelle parole il Papa le aveva «pronunciate il 24 maggio scorso». Due errori. Non erano "pronunciate", ma scritte, e non era il 24 maggio, ma il 24 gennaio. Par condicio in pagina? Sì, ma siamo messi proprio male"
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