martedì 20 marzo 2018
Miserie e nobiltà... Domenica in rete titolo per Giuseppe Vatinno: «Papa Francesco e San Pio. Quando il Vaticano ce l'aveva col Frate». Auguri per ieri, ma è solo miseria. La rivelazione? «Giovanni XXIII in realtà era molto critico con Padre Pio». Con inizio che accusa papa Francesco: «Tra l'altro non ha mancato la solita ingerenza sullo Stato italiano» dicendo che «un Paese che litiga non può crescere». L'evidenza in questo caso si chiama «ingerenza»: leggi e ti tocca... ingerire. Ma il nostro si vanta di averne già scritto e riassume: «Padre Pio... un cappuccino che ha raggiunto la santità grazie a papa Wojtyla nel 2002. Ma forse non tutti sanno che proprio Giovanni XXIII fu un fiero avversario di Padre Pio e che ne dedusse un giudizio molto negativo». Segue citazione di Papa Giovanni del 1960: «Se le cose riferite sono vere» si tratta di «immenso inganno» e «vastissimo disastro di anime». Tralascio l'errore di latino, che Vatinno “copia” da più illustri che prima di lui ci sono cascati (cfr. qui 28/2/2008), e riprendo quel suo «in realtà». In realtà «le cose riferite» erano false, frutto di un'evidente ingiustizia e truffa nei confronti di san Pio, poi presto accertata, ma ripetuta da qualche “miseria ignobile” che oggi arriva in rete. “Miseria”: esempio di giornalismo... d'accatto! Stesso giorno resta lo spazio per la nobiltà: doppia. “L'Osservatore” (p. 1: «Elogio di Padre Pio») ove papa Francesco sui «fantasmi» che rattristano la nostra vita ricorda che per san Pio «si dissolvono quando mi abbandono nelle braccia di Gesù». Non basta: stesso giorno (“Sole 24Ore”, p. 21) «Medicina dell'immortalità»: Mario Delpini, pastore di Milano, ricorda che «fede e sacramenti» sono base della vita del vero credente, che “sa” – sapere, ma anche “sapore” vissuto – di essere chiamato «Fin dalla nascita... a vivere per una vita eterna e felice». Appunto: nelle braccia di Gesù che salvano il mondo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI