martedì 22 aprile 2014
Sicurezza totale su cose dubbie in pagina? Capita spesso se si tratta di Chiesa e cattolici. Sul Venerdì (18/4, p. 34) Pietro Veronese, di solito credibile in tema di Africa, denuncia: «Dove a uccidere sono i cristiani la guerra non fa notizia». E spiega che in Centrafrica «milizie cristiane danno la caccia ai musulmani e ne uccidono a migliaia», ma nessuno ne parla. Che dire? Che non è vero che le uccisioni siano per lo più di islamici da parte di cristiani, e i notiziari internazionali lo dicono chiaro. E che neppure è vero che la cosa «non fa notizia», e Avvenire ne parla spesso, da settimane e settimane: guarda caso, poi, venerdì scorso (18/4) la grande analisi a pagina 3 era su «La Passione nel cuore dell'Africa», con particolare rilievo proprio sul Centrafrica. E allora? Allora fior di pregiudizio, ed epidemico: stesso Venerdì (p. 174) Enrico Deaglio spiega così tutti i ritardi per cui «un Paese moderno come l'Italia» ha «leggi insensate e sciagurate»: «semplice: per favorire il Vaticano e rassicurare la Curia» che ce l'ha con «le donne» e le vuole «subordinate a posizioni ideologiche di superstizione, ingiuste (e) non umane». Semplice? Non proprio, ma certo ciecamente pregiudiziale...
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