giovedì 6 dicembre 2012
Ieri, "Pubblico", grosso "strillo" in prima con silhouette del Papa: «Oltraggio a sua Sanità… La Regione nega un credito di 800 milioni al Gemelli che è vicino al crac e deve tagliare… rischio che i servizi ospedalieri vengano paralizzati». Poi due pagine (2 e 3) ove si offre un'appassionata apologia del Gemelli, fatta anche di vita reale sua e della sua famiglia: un ospedale «mai avvertito come "straniero" o confessionale… che tiene insieme gli ultimi e i primi curando senza distinzione di censo… mettendo il sapere dei primi al servizio degli ultimi». Benissimo! Colpa chiara della Regione che «nega un credito di 800 milioni…». Lì accanto però (p. 3) altri toni: «La protesta di medici e infermieri dell'Idi», 1.800 lavoratori. Anche qui la mancanza all'appello di 500 milioni dovuti dalla Regione, ma visione totalmente rovesciata. Nessuna insistenza sul fatto che anche all'Idi il buco di bilancio è dovuto all'assenza dei pagamenti della Regione, una voragine enorme rispetto alle eventuali colpe (800.000 euro) di cui sono accusati i religiosi. Anche l'Idi cura i cittadini italiani, anche gli ultimi. Malpelo ricorda una cara collega giornalista salvata prodigiosamente – metà anni 90 – da un melanoma di tipo estremo… Anche l'Idi – a parte eventuali colpe di singoli manager laici e religiosi – attende che le istituzioni italiane facciano il loro dovere e saldino i debiti. Allora stipendi e altri problemi sarebbero affrontati con diverso esito, vero? Stessa luce dunque anche per l'Idi, almeno mezza luce possibile invece del massacro quotidiano, da mesi, dove tutto è oscurità, imbroglio e scandalo esibito, senza spiraglio alcuno, sulle spalle dei… preti. Un altro sforzo, e almeno in pagina l'equilibrio torna…
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