venerdì 7 giugno 2013
APietro piace stare solo ogni tanto, anche così, in mezzo al vento. Per pensare ai fatti suoi. Ne ha viste in questi mesi. Il lago buio è un ottimo compagno per ricordare, e per rivedere contro la notte ripassare tante situazioni… storpi che si rialzano, ragazzine risvegliarsi dalla morte. Ha guardato il Nazareno parlare con autorità sempre più forte. Negli ultimi tempi è più pensoso. Dopo il discorso sulle beatitudini, la gente lo cerca per farne un condottiero. Pietro ha visto ogni tanto il suo viso indurirsi. Nello sguardo qualcosa di lontanamente triste. A volte lo fissa per indovinare a cosa stia pensando. C'è un enigma in quest'uomo di Nazareth. Forse un tormento. Qualcosa che si sta mettendo a fuoco. Un chiarimento, forse. Un enorme, spaventoso chiarimento. La barca procede a salti tra le onde. L'altra riva è ancora lontana e il vento non cessa. I suoi compagni dormono, raggomitolati. Sono diventati casi strani per la loro gente. Poi d'improvviso Pietro vede una specie di ombra chiara a prua. Non può essere un uccello così grande, così basso. O forse con il vento è costretto a volare sull'acqua. Ma no, cosa è…Pietro con un calcio sveglia il fratello Andrea e quello si accosta a lui. Gli fa cenno con la testa di guardare là, sulle onde. «Mio Dio …» mormora il fratello.
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