giovedì 21 aprile 2005
Imprudenze in pagina. Col senno di poi sono tante, ma qualcuna si dovrebbe vedere da subito. "Panorama", autori ambedue cattolici e titolo secco senza dubbi: "O col Vangelo o con Ratzinger"! Bella alternativa! Per fortuna la data è 8 dicembre 1985, p. 63. Il senno di poi nota che oggi gli autori dicono cose diverse. Malpelo sa benissimo che capita a tutti, di cambiare, ma" est modus in rebus. Vale anche per pagine attuali. Ci pensavo ieri, mentre il discorso programmatico del nuovo Papa poneva al primo posto la realizzazione piena del Concilio. Che dirà chi per venti anni lo ha dipinto come affossatore e nemico del Vaticano II? Martedì, giorno della sua elezione, "L'Unità" commentava leggera il suo discorso di Decano dei cardinali alla Messa prima del Conclave: "Ratzinger chiude le porte del dialogo". Eppure aveva parlato di "santa inquietudine", che dovrebbe essere molto apprezzata da "laici", e di "amore, conoscenza, gesto capace di aprire il cuore". E così ieri tutta la seconda parte del discorso inaugurale del pontificato era sul "dialogo": con le altre chiese cristiane verso l'"unità in Cristo", con le altre religioni, con gli uomini di cultura e di scienza, con i giovani, con tutti gli uomini e i popoli di buona volontà" È chiusura, questa? Qui cerco la mia - di chiusura - segnalando da una parte un bel pezzo, pensato e riflessivo di Franco Bruni - "Lo Spirito Santo dei laici" - sulla "Stampa" (19/4, p.1) e dall'altra la clownesca comparsata di Pannella che a S. Pietro decideva lui nome - Giovanni XXIV - e virtù del nuovo Papa. Ovvio: liberale, libertario, forse un pizzico libertino. Interferenza, questa? No. Dovere"
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