mercoledì 23 febbraio 2005
"Più pluralismo nell'informazione": titolo sull'"Unità", ieri, per due colonnini striminziti cui vengono ridotte le "19 pagine fitte" - così definite dal "Sole 24Ore" - del nuovo documento papale sulle comunica-zioni sociali. Leggi, ci pensi, e scopri in quel "più" un capolavoro di strumentalità subdola. Il testo infatti raccomanda, certo, "pluralismo nell'informazione", ma così il lettore frettoloso capirà che il Papa ce l'ha con Berlusconi, Rai e stampa italiana di oggi. Naturalmente nella lettera che guarda al mondo intero c'è tanto altro, ma qualche giornale è come una confezione medica: q. b. a. f. c., quanto basta a far comodo. Del resto gli imbrogli strumentali vanno alla grande oggi, a cominciare dalla sceneggiata dei radicali su tutte le prime pagine. Disposti a tutto, paiono offrirsi come salvatori, ma in realtà sono come l'edera: vivono della linfa, politica e non solo, che viene da fuori. Opinione di Malpelo: si sa che i "radicali liberi" fanno male, anche in medicina. Chiunque se li prenderà avrà più perdite che guadagni. Si capisce che Radio Radicale ieri mattina dichiarasse che "la base" del popolo di sinistra è "entusiasta" della prospettiva dell'accordo con Pannella, ma se qualcuno tra Ds, Margherita e Co, o anche nella cosiddetta Casa della Libertà, ha ancora l'illusione che i radicali siano utili, non dico quanto a idee - che salvo eccezioni fanno sempre a pugni con i principali valori religiosi - ,ma anche quanto a numeri, credo che la realtà dei fatti dimostrerà il contrario a suon di voti. "Né profeta, né figlio di profeta", ma una certa esperienza di referendum lo dice chiaro: l'abbraccio che avvince come l'edera anche in questo caso sarà mortale.
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