martedì 14 maggio 2013
Un uomo e una donna con la faccia allungata e giallastra, corrosi da malattie o da vizi, forse due fratelli, ridono. «Cosa è, quel disgraziato è arrivato volando?». Ma i due lassù non ascoltano, cani che scavano la loro buca. Qualcuno ha tirato un vecchio sandalo. Rompono, schiantano, raspano. Poi i due si alzano in piedi e sollevano in verticale la lettiga dove sta l'uomo rattrappito, muto. Ha gli occhi spalancati, una specie di entusiasmo folle. Sbatte la testa a destra e a sinistra, tra orgasmo matto e paura. I due si fanno passare una corda sul collo e lungo le spalle, con le estremità fissate alle stanghe della barella. La fanno scendere piano nell'apertura.Pietro maledicendoli tra i denti si butta di nuovo nella folla e raggiunge la porta di casa. Andrea lo segue, a fatica. Nel parapiglia in tanti sono riusciti a entrare nella stanza dove stava parlando Gesù. E proprio lì sopra è stata praticata l'apertura. Quando rientrano Pietro e Andrea, la barella con l'uomo pende a mezz'aria come un albero assurdo cresciuto tra le mura. I due da sopra si danno istruzioni a vicenda solo con lo sguardo, in silenzio, isolati dal clamore che si sta espandendo storpiando voci, bocche, risate.Il paralitico ora piange singhiozzando, convulso per l'emozione o la paura, non si capisce.
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