domenica 28 aprile 2019
Con uno spettacolo multidisciplinare tenutosi ieri pomeriggio nel salone del Palazzo Ducale di Atina, in provincia di Frosinone, si è chiuso il progetto "Il viaggio danzato", inserito in un contesto di integrazione degli immigrati ospitati in questo angolo della Ciociaria. Integrazione attraverso varie forme di arte, a cominciare dalla danza. E non a caso nello spettacolo sono confluite tutte le esperienze fatte in questi mesi di incontri e laboratori, dai balli orientali al gospel passando per altre tradizioni da ogni parte del mondo, con tanto di proiezione di un documentario, realizzato da Daniele Di Sturco, per lasciare un'ulteriore traccia del lavoro fatto. Sotto la direzione artistica di Vera Cavallaro, la danzaterapia – che in pratica permette al corpo di esprimersi al meglio in qualsiasi lingua abbattendo così ogni tipo di barriera – ha inoltre aiutato gli immigrati a contrastare forme di disagio il più delle volte legate ad un passato traumatizzante, ma anche a un presente incerto nelle prospettive. «Il viaggio danzato», realizzato nell'ambito di un progetto Sprar che ha visto il Comune di Atina come capofila, ha inoltre rappresentato anche l'atto conclusivo del master in "Management dell'accoglienza e dell'integrazione migratoria" dell'Università di Cassino.
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