giovedì 23 febbraio 2017
Ieri due “aperture”: qui «Accogliere si deve. Il Papa: è un imperativo proteggere i migranti»! Su “L'Osservatore” 4 titoli: «Lotta contro i trafficanti di esseri umani», «Altri morti al largo della Libia», «Mosul Ovest: civili morti sotto il fuoco incrociato» e «Carestia nel Corno d'Africa: Diciassette milioni di persone alla fame». Pagine cattoliche doc. Ma rimbalzano accuse: questa «chiesa di Francesco» sarebbe «orizzontalista», anzi «mondana», così vicina alla gente che pare troppo lontana da Dio, il Dio del mistero, Dio del «sacro», Dio dei «riti» solenni di un passato oggetto di nostalgie aperte: dov'è oggi il «fascino» del Cielo? Dove le immagini sacre, le «devozioni» ai Santi, i richiami autorevoli alla «Legge» di Dio da uomini di Chiesa che hanno il compito di osservare e giudicare? Così nomi illustri, chierici e laici, professionisti del «sacro» trattato “sapientemente” anche in pagine e media oggi scandalizzati... Tre brevi repliche. La prima dalla liturgia di domenica scorsa, con il celebre passo del Levitico (c. 19): «Siate santi, perché Io sono Santo!». Il Dio Altissimo proclama i criteri della nostra santità motivata dalla Sua: servizio del prossimo, e niente altro! «Orizzontalista»? Sì! Seconda replica da Isaia (1, 11-17): il Dio dell'Alleanza non se ne fa niente del culto e dei sacrifici rituali senza «giustizia, diritto» e «mani» pulite dal sangue del prossimo. Terza, e su tutte la conferma di Gesù stesso in quel «nucleo cui tutto si riduce» (Mt. 25, 23-24). Nota: ieri qui Stefania Falasca ricordava giustamente il 1967, Anno della Fede e della Populorum Progressio, quando Paolo VI indicò il servizio dell'uomo unico modo per vivere la fede nel Dio rivelato in Gesù e presente nella Chiesa. Chi allora lo accusò come «Papa non cattolico» ora se la prende con Francesco: è l'oggi della Chiesa del Vaticano II.
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