venerdì 28 luglio 2006
Il cocco è un frutto coriaceo. L"aspetto è quello di una grossa palla, ricoperta di peli fibrosi; pur avendo una polpa molto diversa, da un punto di vista anatomico è simile alla mandorla. Se si acquista la noce di cocco ancora acerba, si può sentire, scuotendola, la presenza di un liquido; praticando un foro in uno dei tre pori da cui si origina poi la radichetta, si può estrarre il famoso latte di cocco, molto ricco sia di grassi sia di zuccheri, il cui sapore è simile a quello delle mandorle. Col tempo, però, la quantità di latte si dimezza perché viene assorbita dalla polpa. Spaccando la noce di cocco, si ottiene una polpa bianca di sapore molto gradevole, ma ricca di grassi, detti burro o grasso di cocco, che viene impiegata praticamente sempre, in pasticceria, nell"industria alimentare, in gelateria, grazie al fatto che non irrancidisce facilmente.Un etto di cocco fresco fornisce 364 calorie e presenta il 51% di acqua e il 3,5% di proteine oltre che il 35% di lipidi; poche vitamine e abbastanza minerali, specie il potassio. Un etto di cocco essiccato, invece, fornisce 604 calorie col 2,3% di acqua e il 5,6% di proteine, il 62% di grassi e il 13,7% di carboidrati, senza vitamine o solo tracce e il doppio del potassio. Cento ml. di latte fresco di cocco forniscono circa 600 calorie, con una composizione simile a quella del frutto fresco.Fra i grassi sono da segnalare soprattutto gli acidi grassi saturi, come l"acido laurico e quello palmitico, mentre la restante parte di grassi è fornita da acidi insaturi, specie l"oleico e il butirrico.Il grasso di olio di cocco ha una caratteristica molto negativa per la salute: favorisce, infatti, l"insorgenza dell"arterioerosclerosi, nel caso in cui venga usato, per lungo tempo e con grande frequenza. L"industria alimentare, però, lo impiega perché costa poco e assicura un buon sapore, ma è meglio gustare ogni tanto il frutto fresco.
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