venerdì 13 novembre 2020
La tradizione dell'omaggio al Papa del sale di Cervia non è stata interrotta neppure in tempo di Covid. Non potendo il sindaco della città romagnola consegnarlo personalmente a papa Francesco, il Comune e il Parco della Salina di Cervia hanno spedito in Vaticano una "panira" (paniere) di sale bianco, che è arrivato mercoledì scorso, data del programmato incontro. La tradizione nacque nel 1444, quando il cardinale Pietro Barbo (divenuto poi papa Paolo II) fu nominato vescovo di Cervia . Il cardinale Pietro Barbo aveva pensato di inviare il salfiore a papa Eugenio IV (il veneziano Gabriele Condulmer, zio del Barbo per parte di madre) per ringraziarlo della nomina a vescovo di Cervia, allora ricca diocesi (proprio per la produzione del sale) dello Stato Pontificio. La tradizione della consegna del sale in Vaticano, interrotta nel 1870 per la rottura dei rapporti diplomatici tra Vaticano e Regno d'Italia, è ripresa nel 2003, grazie anche all'interessamento del cervese monsignor Mario Marini. A questo rito si sono uniti negli ultimi anni anche i pellegrini del Cammino del Sale, per richiamare l'antica tradizione che per oltre quattro secoli vide i salinari cervesi affrontare un lungo viaggio a dorso di mulo per portare il prezioso prodotto in Vaticano, dove serviva per la mensa pontificia e per i battesimi a Roma.
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