sabato 30 giugno 2018
L'abbiamo sperimentato tutti. Non sempre l'amore vero è quello che ti esplode dentro come una tempesta. Spesso cresce poco a poco, come le gocce d'acqua che una ad una riempiono il bicchiere, come i mattoni che diventano casa, come la cara zia o la nonna che lavorano ai ferri la maglia per il nipote che diventa uomo. E ogni volta quel golf dev'essere il più bello e originale che ci sia mai stato. Unico e caldo come il più affettuoso degli abbracci. Si spiega anche così l'iniziativa lanciata dalla Caritas della Lettonia in preparazione alla visita del Papa, che sarà nel Paese baltico il 24 settembre. A dargli il benvenuto, tra i tanti regali, anche un paio di calze lavorate ai ferri.
Proprio così: il concorso lanciato nei giorni scorsi si propone di premiare la confezione artigianale venuta meglio. Le calze più belle saranno offerte al Pontefice mentre le altre andranno a Caritas Ucraina che le distribuirà nelle zone della guerra. «Un dono caldo e nazionale» ma anche «un gesto di solidarietà e amicizia» per il popolo ucraino, recita il bando promotore dell'iniziativa. Perché la bellezza del risultato da sola non basta, conta anche il modo, lo stile con cui ci si arriva. Ecco allora che mentre si lavora a maglia, ma anche semplicemente a sostegno del progetto, tutti sono chiamati a «pregare per la pace nel mondo e per le altre intenzioni del Papa», cui poi il frutto di tanto impegno verrà donato. Ad Aglona, il santuario dove Francesco celebrerà la Messa. Un regalo semplice, proprio come piace al Papa. Unico come chi l'ha realizzato. Soprattutto caldo, come il più affettuoso degli abbracci.
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