giovedì 13 luglio 2017
Ricordi di passato nel presente e fantasia del tempo giovanile… Qui (8/7, p. 9) leggo che da giovane il neo arcivescovo di Milano Mario Delpini «saltava il cancello del Seminario… per andare a pregare sotto le stelle». 1965: anche al Seminario Romano Minore c'era un cancello, e la chiave da 400 anni era detta esclusiva del rettore: alla sera per uscire anche professori e superiori dovevano avvertire e al ritorno il Rettore scendeva ad aprire quel cancello, impossibile da scavalcare.
Ci volle un'invenzione giovanile tra allegria e furbizia responsabile: professori e superiori ebbero la chiave. Riforma "postconciliare"! Un sorriso. Ancora qui e su molte altre pagine memoria di Joaquín Navarro Valls. A fine degli anni 70 quando iniziai a fare il giornalista vaticanista scrivevo su "Paese Sera" succedendo al collega precedente, Lillo Spadini, che era andato in pensione. Il direttore del giornale, Claudio Fracassi, chiese per me l'accredito in Sala Stampa vaticana, ma arrivò un rifiuto. Si seppe da un responsabile, ora cardinale, abile e amichevole, che c'era stato un veto del cardinale Martinez Somalo.
Meraviglia e un po' di scandalo in redazione: «Mistero buffo! Ma come mai? Spadini, notoriamente ateo e anticlericale, autore di vignette anche dissacratorie, aveva da anni l'accredito… A te non solo credente, e noto come tale, niente?» Proprio allora arrivò Navarro, e anche con lui fu incontro di fantasia e "furbizia" responsabile. Volle sentirmi amichevolmente e gli dissi che avrei visto con piacere il cardinale che si opponeva, ma lui – sorridendo come sapeva – mi disse di stare tranquillo: fino a nuova disposizione potevo entrare, uscire, scrivere liberamente, anche intervenire in riunioni, ma senza il pezzo di carta. Aveva ragione: un paio di anni avanti così, e poi tutto a posto. Fantasia!
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