martedì 16 settembre 2014
Il suo libro-testamento, Sia fatta la tua volontà, è stato un best seller fra i più sorprendenti: una storia limpida, di sofferenza e redenzione, che scala le classifiche trasmettendo un messaggio di speranza. E di fede, perché quella di Stefano Baldi è stata la testimonianza forte e non equivoca di un amore capace di resistere a tutto, anche al dolore di una malattia terribile, anche al timore della morte. Stefano se ne è andato nel 2009, a soli 35 anni, ma quel libro - portato a termine nei lunghi mesi di lotta contro il male - è rimasto e non sarà dimenticato.A tramandarne il ricordo saranno i lettori, certo, ma anche i bambini che d'ora in poi frequenteranno il parco di Budrio, la cittadina in provincia di Bologna dove lo scrittore è vissuto. Da domenica, infatti, lo spazio verde è stato intitolato alla memoria di Stefano Baldi. È l'esito di una mobilitazione spontanea, dal basso, come spontaneo e inatteso era stato il successo di Sia fatta la tua volontà. I concittadini dell'autore e molte altre persone che lo avevano incontrato nelle pagine di un romanzo in buona parte autobiografico hanno sottoscritto una petizione, subito accolta dall'amministrazione comunale, che nei giorni scorsi ha portato a compimento il progetto. Lasciare un segno dietro di sé è il desiderio di tutti, non soltanto degli scrittori. Il fatto che il parco di Budrio porti il nome di Baldi non è una vittoria della letteratura: è una vittoria della vita. Anche a Stefano, probabilmente, sarebbe piaciuto pensarla così.
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