Il Papa esiliato e l'anti-papa condannati ai lavori forzati
sabato 13 agosto 2016
L'unità della Chiesa è il bene supremo per la comunità dei credenti, un tesoro che va difeso e custodito sempre. È questo il messaggio che si cela dietro alla storia dei martiri Ponziano e Ippolito, entrambi morti in Sardegna attorno al 235 a causa dei lavori forzati cui erano stati condannati dall'imperatore Massimino. Ponziano era stato Papa dal 230 fino al momento della deportazione: per non lasciare la Chiesa senza pastore aveva rinunciato al Pontificato nel momento in cui venne esiliato. Il secondo era un anti-papa, un sacerdote particolarmente intransigente che nel 217 si era opposto al Papa eletto per “eccesso di zelo”. Massimino quindi aveva esiliato quelli che per lui erano i due “capi” della Chiesa. Ma Ippolito alla fine aveva riconosciuto l'autorità di Ponziano ed era morto da vero martire in piena comunione.Altri santi. Santa Radegonda, regina (VI sec.); san Benildo Romançon, religioso (1805-1862).Letture. Ez 18,1-10.13.30-32; Sal 50; Mt 19,13-15.Ambrosiano. Dt 7,6-14a; Sal 95; Ef 2,19-22; Mt 15,21-28 / Mc 16,9-16a.
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