martedì 26 marzo 2019
Il Papa a Loreto nella “Casa di Maria”: un viaggio diverso. In genere quando si allontana da Roma va a salutare la Salus Populi Romani, in andata e in ritorno, a Santa Maria Maggiore: silenzio e preghiera, una carezza nello sguardo e via... Stavolta no: va direttamente a casa Sua. Questo Papa e Maria: in merito due casi direi clinici di avversione inspiegabile. Che sul “Foglio” (14/3, p. 1) si scriva che Papa Francesco “danna la Madonna” è pura follia ossessiva, e si stenta a credere alla firma. E non basta. Mi viene in mente, a proposito di Francesco e Maria, una altrettanto ossessiva concione, in rete autoproclamata “cattolicissima”, con insulti e accuse a Francesco da parte di una signora che avendo dietro di sé un grande Crocifisso e con faccia severa rivolta allo spettatore si indigna nel dire che Papa Francesco offende la Madonna, ma che lei è lì apposta a difendere l'onore di Maria. Correzione con matita blu: bocciatura secca da parte dell'improvvisata maestrina che allinea accuse su accuse anche con svarioni di linguaggio teologico elementare. Legge un copione e lamenta il presente rivelando una sola assenza: di attenzione e rispetto dei fatti e delle parole... Chi la conosce addita le sue fonti, ben note da anni. È libertà? Certo, ma molto male usata. Da certe parti ormai è “liturgia” consueta, nutrita di cecità e nostalgie senza contenuto. Vale anche, stessa rete, stessi dintorni ieri, stavolta per un'accusa a carico del Concilio e di san Giovanni Paolo II: eretici perché non hanno mai ribadito che «il marito è capo della famiglia»! Il fatto è che certe crociate, con o senza maschera contro Papa Francesco restano incomprensibili. Nel caso, vista quella Croce sempre esibita, viene in mente un'invocazione d'Autore: «...perdona loro, non sanno quello che fanno!».
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