giovedì 27 giugno 2013
«A modo mio…» Così Lucio Dalla sulle “carezze”. E invece in pagina leggi quelli che vorrebbero che il Papa fosse e parlasse solo “a modo loro”. L'altro ieri su “Italia Oggi” (p. 12) due esemplari variopinti. Marco Bertoncini è infastidito perché «Papa Bergoglio ha citato così le parole di Cristo "Non potete servire Dio e la ricchezza"». No! Gesù ammoniva: «Non potete servire a Dio e a mammona», e per Bertoncini cancellare «mammona» e dire «ricchezza punto e basta», senza aggiungere «ingiusta», come si fa «dal Papa in giù», fa pensare che «Gesù si impegna… contro la ricchezza come tale». Non sia mai! Questo è «dilagante pauperismo ...contro i ricchi»! Scatenato, Bertoncini: vuol chiarire le idee a tutti, «dal Papa in giù»? Consulti i testi originali (Mt 6,24 e Lc 18,13). Capirà che il centro del monito è “servire” (douléuein) che mette la ricchezza, come idolo, sopra Dio e il prossimo e calmerà i bollenti spiriti. A meno che non si tratti di resistenza “pelosa”, quella di chi teme che il Vangelo sia troppo impegnativo, magari troppo “rivoluzionario”, un termine usato di recente da Papa Francesco. Tra l'altro se va a Lc 16, 9, troverà sulla bocca di Gesù «mamona iniquitatis», cioè «ricchezza dell'ingiustizia», e quel genitivo è «epesegetico», cioè indica che è la ricchezza che produce ingiustizia… Finito? No. Stesso giorno, stessa pagina, nuova indignazione. Titolo: «Il Papa avrebbe fatto meglio ad andare al concerto». Gianfranco Morra brontola per mezza pagina contro gli «archetipi populistici: il rifiuto delle divise, degli emblemi e degli arredi liturgici preziosi, l'appartamento modesto fuori del Vaticano, i baci e gli abbracci a tutti» ecc. Che dire? Qui una sola cosa: «l'appartamento modesto» è “dentro” il Vaticano! Certi “indignados” perdono il senso del reale…
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