sabato 27 maggio 2017
Volare, da sempre, specialmente per i bambini, rappresenta la realizzazione del desiderio di libertà. Un desiderio che in particolare tra chi vive in aree di guerra diventa sempre più forte. Così è stato per Abdifataah Shabeel, somalo, musulmano praticante, che, arrivato a bordo di uno dei tanti barconi carichi di speranza dalle coste nordafricane, qualche anno fa è giunto a Lamezia Terme tra i ragazzi della cooperativa «Malgrado Tutto» nel centro di accoglienza straordinaria di Pian del Duca. Qui ha modo di conoscere Raffaello Conte e la sua realtà, ed è qui che inizia l'avventura che lo vede, oggi, abile pilota di droni oltre che eccezionale arrampicatore di alberi.
La sua in realtà è una storia come tante di questo tipo, storie che si intrecciano con altre fatte di privazioni ma anche di sogni. Abdifataah il suo sogno lo ha portato con sé quando, ancora minorenne, abbandonò la Somalia dove sin da bambino veniva impiegato per sminare i terreni. Un'attività svolta a rischio della propria vita non avendo alcuna protezione e che era praticamente costretto a fare per contribuire al sostentamento della sua famiglia. Lui, però, crede che i sogni possano avverarsi e pensa che un giorno forse potrà vivere in pace, lontano dalla guerra. Il destino l'ha portato a Lamezia dove si è appassionato ai droni, diventandone in poco tempo un abile pilota al punto da partecipare con i volontari della «Malgrado tutto» ai soccorsi nei paesi dell'Italia centrale colpiti dal terremoto ma anche per portare aiuto durante l'alluvione di Rossano, mettendo a disposizione la sua abilità a effettuare le riprese dall'alto.
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