Il mantello condiviso simbolo di accoglienza
venerdì 11 novembre 2016
Il Vangelo è come il mantello di san Martino: offre riparo, dona dignità ed è destinato a essere condiviso, ad accogliere gli ultimi. È questa l'immagine più cara alla tradizione del santo vescovo di Tours vissuto nel IV secolo. Nato nel 316 o 317 in Pannonia (oggi Ungheria) era figlio di un militare romano e venne cresciuto nella fede cristiana ma non fu battezzato. A quest'epoca risalirebbe l'episodio più "famoso": incontrato un mendicante sulla via, divise il suo mantello con la spada e glielo donò per difendersi dal freddo. Prestò servizio in Gallia e fu qui che ricevette il Battesimo dopo aver abbandonato la vita da soldato. Nel 356 raggiunse a Poitiers il vescovo Ilario, che lo ordinò prete. Nel 371 divenne vescovo di Tours, impegnandosi nell'evangelizzazione delle campagne. Morì a Candes nel 397.
Altri santi. San Menna del Sannio, eremita (VI sec.); san Bartolomeo il Giovane, abate (980-1055).
Letture. 2Gv 1,3-9; Sal 118; Lc 17,26-37.
Ambrosiano. Sir 50,1a-b;44,16a.17.19b-20a.21a.21d.23a-c;45,3b.12a.7.15e-16; Sal 83; 1Tm 3,16-4,8; Mt 25,31-40.
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