domenica 23 luglio 2017
Si chiama "joybox", il "jukebox della gioia", l'idea per portare la musica ai detenuti. L'idea è di don Roberto Fiscer, giovane sacerdote genovese, ideatore ed anima di "Radio fra le note", la prima web radio parrocchiale della diocesi di Genova. Grazie alla collaborazione dei responsabili della Casa circondariale di Marassi, ogni settimana, al giovedì, don Roberto raggiunge i detenuti e mette a loro disposizione alcuni lettori audio pieni di musiche dei Paesi di loro provenienza: non solo italiane, quindi, ma anche dell'Est Europa, del Sud America o del Nord Africa. Per tre ore, a turno, i detenuti possono ascoltare le canzoni che hanno chiesto la settimana prima.
«La musica è speciale – dice don Fiscer – ed annulla ogni differenza ed ogni problema: quando sono con i detenuti, mi sento vicino a loro e come loro. È commovente vedere come anche le persone apparentemente più dure si sciolgono ascoltando le musiche dei loro Paesi e nella loro lingua». Grazie a questa iniziativa, si è creato un bellissimo rapporto tra il sacerdote genovese e molti detenuti ed uno di loro, in particolare, lo aiuta a raccogliere le richieste di titoli delle canzoni per la settimana successiva.
«È un progetto in linea con il desiderio di papa Francesco di essere presenti nelle periferie – spiega ancora don Roberto – e vuole essere un piccolo segnale dell'amore e della presenza di Dio che passa anche attraverso la musica. È anche un'occasione terapeutica per i detenuti che, in questo modo, possono provare emozioni e sentimenti positivi».
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