Il grembo d'amore che tutti cerchiamo
sabato 1 gennaio 2022

Un grembo materno accogliente che ci faccia sentire amati: è questo ciò di cui ognuno di noi ha bisogno nel profondo. Un’esperienza talmente ricca che Dio stesso ha voluto viverla incarnandosi nella storia grazie al sì alla vergine di Nazareth, divenuta così una madre per l’intera umanità. La maternità divina di Maria celebrata oggi dalla liturgia è una verità di fede stabilita dal Concilio di Efeso del 431. L’incarnazione ha avuto bisogno dell’assenso di una creatura per realizzarsi, così come oggi a ognuno di noi è richiesto l’assenso per permettere a Dio di entrare nella nostra quotidianità. Aprire l’anno nuovo con questa solennità significa aprire il cuore alla vita del Creatore perché viva in ogni creatura. È questa la potente profezia del Vangelo, un messaggio universale che attraversa il tempo nel suo scorrere incessante e supera tutte le nostre paure, le nostre ferite, le nostre incertezze.

Altri santi. San Fulgenzio di Ruspe, vescovo (462-527); sant’Odilone di Cluny, abate (961-1049).

Letture. Romano. Nm 6, 22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21.

Ambrosiano. Nm 6,22-27; Sal 66 (67); Fil 2,5-11; Lc 2,18-21.

Bizantino. Col 2,8-12; Lc 2,20-21.40-52.

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