giovedì 10 maggio 2018
La musica possiede il dono di trasmettere serenità e armonia: anche agli ultimi della Terra. Se n'è accorto il giovanissimo musicista, chitarrista e compositore napoletano Enrico Mormile, che ha dedicato la sua arte a chi non ha casa e stenta la vita giorno dopo giorno. Secondo un progetto del Ministero di Grazia e Giustizia e insieme al Coro Giovanile del Teatro San Carlo di Napoli, con la sua chitarra elettrica ha suonato in concerti che si sono svolti in tutte le carceri della Campania e i carcerati l'hanno accolto con grande entusiasmo, poiché per loro un'ora di musica equivale a un'ora di libertà specie sui ritmi delle canzoni classiche napoletane.
Enrico ha poi preso parte a serate musicali per i senzatetto nella chiesa di San Potito e per i rom che avevano occupato l'auditorium di Scampia. Dovunque le sue note hanno portato allegria e serenità, nelle condizioni sociali più disastrose. Questo musicista imberbe, appena 24enne, è stato capace di fare sbocciare il sorriso sulle labbra degli ammalati del reparto di oncologìa dell'ospedale "Pausylipon", mentre in occasione della commemorazione dell'eccidio di Giovanni Falcone ha accompagnato sulle note della sua chitarra la trasmissione di Rai 1 "Palermo chiama Italia".
Va detto che, insieme a queste iniziative sociali, Mormile è anche compositore e paroliere in proprio, grazie a un gruppo musicale denominato "N Sound", che s'ispira in lingua napoletana a Eduardo De Crescenzo, Pino Daniele e anche a una musica più popolare come quella di Eugenio Bennato e della nuova Compagnia.
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