Il «fratello universale» che trovò Dio nel Sahara
giovedì 1 dicembre 2016
Un'intera vita alla ricerca di Dio alle frontiere del mondo, un percorso verso il centro dell'anima: potrebbe essere sintetizzata così la testimonianza del beato Carlo di Gesù, al secolo Charles de Foucauld. Nato a Strasburgo nel 1858 visse una giovinezza senza regole e il tentativo di intraprendere la carriera militare finì con un congedo per "cattiva condotta". Decise di darsi alle esplorazioni geografiche in Marocco, impresa che gli fruttò anche una medaglia. Al rientro in patria nel 1886 scoprì la fede e cominciò un cammino che lo portò nel deserto e ne fece di fatto un "apostolo dei Tuareg". Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa decise di entrare tra i trappisti. Nel 1901 fu ordinato sacerdote e si stabilì nel Sahara tra Algeria e Marocco: nella sua dimora offriva ospitalità a tutti, presentandosi come "fratello universale". Morì nel 1916.
Altri santi. San Castriziano di Milano, vescovo (III sec.); beato Antonio Bonfadini da Ferrara, sacerdote (1400-1482).
Letture. Is 26,1-6; Sal 117; Mt 7,21.24-27.
Ambrosiano. Ger 7,1-11; Sal 106; Zc 8,10-17; Mt 16,1-12.
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