sabato 11 marzo 2017
«La riabilitazione comunitaria è un diritto delle persone a tutte le latitudini e in tutti i Paesi del mondo, specialmente se queste persone sono povere o disabili». Lo sostiene il medico Germano Pestelli, ex primario di fisioterapia dell'ospedale di Forlì, che dedica il tempo libero della pensione a corsi gratuiti di fisioterapia comunitaria in luoghi di guerra e nelle missioni cattoliche più povere del mondo per formare fisioterapisti che aiutano i disabili.
Il medico è appena tornato da Gibuti, dove, insieme alla fisioterapista Cosetta Matassoni dell'Asl Romagna, ha tenuto un corso per 38 fisioterapisti che operano con i disabili. A Gibuti sono stati accolti a braccia aperte dal vescovo Giorgio Bertin e dalle suore di San Luigi Guanella, che operano per i poveri. Spiega Pestelli: «Le 38 persone formate sono funzionari ministeriali, maestre di scuola, volontari della Caritas e assistenti di persone disabili, in gran parte bambini». A Gibuti la Chiesa cattolica ha aperto una scuola, l'unica esistente, alla quale possono accedere anche i disabili.
A gennaio il medico forlivese e gli amici della Cooperativa Riabilitare di Ferrara erano stati in Giordania per formare 21 tra volontari, operatori sanitari e fisioterapisti, in accordo con associazioni umanitarie e la Chiesa Valdese, ospiti di “Life Line”, organizzazione che aiuta gli amputati da mine e bombardamenti ad avere protesi in maniera gratuita. “In Giordania – aggiunge Pestelli – abbiamo curato anche profughi feriti di guerra provenienti da Siria, Iraq e Yemen, e profughi ospitati in un campo da 75mila persone ai confini con la Siria”.
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