giovedì 30 aprile 2020
"Politica, preghiera ed emo-crazia: le domande del cardinale Zuppi". Titolo per Fabrizio d'Esposito ("Il Fatto", 27/4, p. 12). Leggo: «Gli uomini cercano la felicità anche... con distributori di emozioni come le infinite possibilità di Internet. Questa, che alcuni chiamano "emo-crazia" ci trascina in passioni superficiali... che non scendono nel profondo e non diventano vita vera». La vita solida deve avere altri fondamenti. Ma anche qualche emozione aiuta... Quella notte, e la Cupola lassù! Penso alla piazza vuota e buia sotto la pioggia, con l'unica luce per un Crocifisso che attrae il mondo, nel silenzio rotto solo dallo scroscio delle fontane... E anche stamattina la Cupola – quella – è davanti a me che mi affaccio alla finestra e mentre la guardo ecco un'emozione: nel vento che soffia forte vedo il volteggiare dei gabbiani che saettano in alto e all'improvviso una mascherina che volteggia leggera. Anch'essa danza sul filo altalenante del vento. Una "mascherina"! Antichi ricordi. "Ti conosco, mascherina!" era il titolo di una commedia di Eduardo... Ma da tempo ormai al centro dell'attenzione è quella che dice una tragedia. E la tivù parla di "milioni di mascherine", e il Papa alla Messa ha ricordato la necessità di dire tutto senza "maschere" di falsa umiltà o furbizia che non riconosce la realtà, di noi e degli altri, di tutta la vita, della nostra morte e della nostra eternità... I gabbiani volteggiano nell'aria, la mascherina torna a terra e io torno alla "domanda" di Don Matteo. Superata l'emergenza «saremo persone diverse oppure... riprendiamo gli atteggiamenti di sempre l'individualismo, le furbizie, le convenienze personali, la corruzione, le inedie o il banale mettere sotto terra i talenti invece di "trafficarli? Dalla fede alla vita quotidiana». E oltre, alla vita eterna. Un "fatto": è Risorto!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI