martedì 8 gennaio 2019
Quando si uniscono impegno sociale, sostegno economico e collaborazione fra enti e istituzioni può nascere un progetto internazionale di solidarietà che mira a sostenere la salute e il benessere di donne e bambini dell'Africa. Il progetto riguarda l'apertura di un panificio a Kisantu, in Congo, a 170 km dalla capitale Kinshasa, grazie al panificio romagnolo Bassini 1963 di Predappio e Forlì, che ha esportato la sua esperienza untracinquantennale. Il panificio di Kisantu, che si trova fra un convento e un ospedale, punti di riferimento della popolazione, non produce solo prodotti da forno, ma anima anche un centro di formazione per panettieri. Racconta la responsabile Noel Haegens: «I prodotti sono venduti in una bottega all'ingresso dell'ospedale. Le persone dispongono di una carta fedeltà che permette loro di accumulare punti per ottenere servizi sanitari». Tutto inizia con l'incontro fra la dottoressa Laura Jane e Noel Haegens che, attraverso l'ong belga Solfa (con il sostegno della Casa Reale Belga e poi di Bassini 1963), hanno ideato e sviluppato un progetto innovativo. L'impegno di Bassini 1963 non è meramente economico (l'azienda sostiene l'acquisto di macchinari), ma anche un impegno nella trasmissione di know-how ai giovani impiegati nel panificio di Kisantu.
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