sabato 29 maggio 2021
Leggere il giornale del giorno, qualunque ne sia il nome fa male. Forse v oi dopo una lettura anche veloce state meglio? Avete più voglia di vivere, di dare vita a cose nuove, che a restaurare quelle antiche? Quanta parte della nostra vita passata forse non ci sosterrebbe con la stessa volontà, la medesima fantasia di qualche anno fa perché ciò che ci ha colpito di più è la mancanza di quell'entuiasmo e dell' interesse della novità. Oggi ci vuole coraggio sia per riprendere la vecchia strada come coll'inventarne una nuova. È difficile quando, pur essendo passati pochi mesi, ti senti stanco, sfiduciato. Eppure è questa l'unica strada del nuovo progresso, quella del coraggio, della volontà di andare avanti senza timore. Ascoltiamo la voce del mondo che ci chiede di riprendere la strada, forse con migliore umanità. Il dolore che molti di noi hanno dovuto sopportare ci ha di certo insegnato che esiste una scala di valori ben diversa da quella del tempo passato, dove si contava sopratutto sulla posizione personale, economica o politica prima di decidere su qualunque iniziativa. Ora speriamo che il nostro giudizio passi prima necessità, sulla bontà dell'iniziativa, sul bene che ognuno può offrire prima di pensare all'interesse di se stesso. La pandemia ci ha insegnato che da soli non si può vincere e che per ogni male c'è bisogno dell'aiuto di altri. Così dovrebbe essere l'umanità dei cristiani e di qualunque altra religione che crede nella bontà dell'uomo, nella ricerca della verità che si affronterà assieme dopo l'ultimo giorno della nostra vita. Infine dobbiamo riconoscere quanto amore, quanta dedizione, quanto sacrificio è stato in questi lunghi mesi offerto da uomini e donne anche con la loro pena nel cuore. Sopratutto dovremo meditare su quale forza siamo stati capaci di credere e seguire nei nostri giorni e non dimenticare mai quale importanza ha l'altruismo, anche solo nei piccoli atti di pazienza, anche solo in qualche sospiro trattenuto, in qualche sorriso regalato quando eravamo stanche. Qualcuno se ne ricorderà e un pensiero ci sarà per le fantastiche infermiere, per le donne che pulivano i letti, per i giovani medici che perdevano le ore di studio pur di portare aiuto a chi ne aveva bisogno. Mai come in questo periodo ci siamo accorti quanto l'uno dipenda dall'altro e che tutto il mondo ha un solo padre che ci da la vita, che giudica con pazienza infinita e infine chiederebbe a noi solo un grazie, un movimento d'affetto, una fiducia nella sua bontà e nella sua giustizia anche quando la sua scelta sarà nel togliere a noi un figlio, una madre un amico Forse questo male che ha preso tutto il mondo.ci avrà insegnato che siamo fratelli anche se la pelle è di colore diverso, se il canto ha un altro ritmo, se la felicità si dimostra con rumore o con silenzio meditativo. Questo male che ha passato ed ancora gira sulle vie del mondo ci dovrà insegnare che non c'è diversità tra le vie del mondo e che ogni uomo è uguale all'altro e tale deve essere rispettato da tutti noi.
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