mercoledì 3 settembre 2014
Non conoscono crisi i prodotti del commercio equosolidale. Le vendite crescono con tassi a doppia cifra: lo scorso anno il valore del venduto a livello globale – come emerge dal rapporto annuale di Fairtrade International – ha registrato un balzo in avanti del 15%, arrivando a toccare i 5,5 miliardi di euro. Fra i mercati che hanno fatto segnare gli incrementi più sostanziosi ci sono gli Stati Uniti, dove le vendite hanno raggiunto i 300 milioni di euro, seguiti da India, Kenya e Sudafrica, che oltre ad essere Paesi produttori hanno iniziato negli ultimi anni a vedere l'introduzione di prodotti Fairtrade a scaffale.In Europa il mercato leader è quello britannico, con vendite oltre i 650 milioni di euro nel 2013 (+23%), davanti a quello tedesco. Bene anche l'Italia, che ha visto crescere il valore del venduto del 17%, a 76 milioni di euro (quasi il doppio dall'inizio della crisi, nel 2008). I prodotti preferiti? Lo zucchero (+22%), i fiori (+16%), le banane (+12%) e il caffè (+8%). Le organizzazioni di produttori del circuito sono oltre 1.200, in rappresentanza di 74 Paesi in via di sviluppo, e coinvolgono circa 1,4 milioni di agricoltori e lavoratori. Fairtrade ha lanciato nuovi programmi per aiutare meglio i piccoli produttori e aumentare ancora la sostenibilità del proprio operato. «Possiamo e vogliamo cambiare le regole del commercio – ha dichiarato Marike de Peña, presidente del consiglio di amministrazione di Fairtrade International – e permettere a produttori e lavoratori di inventare il loro futuro».
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