martedì 14 aprile 2009
Domenica ("Unità", p. 17) Furio Colombo accusa "l'offensiva del card. Bagnasco, tre sì alla vita e tre grandi no", e aggiunge scrupoloso: "cito da 'L'Espresso' del 12 aprile"il cardinale intende dire niente testamento biologico, scordatevi di imporre la vostra volontà"! Lui scrive che "cita" parole altrui, ma le piega a suo piacimento. Un suo vecchio vizio: già in passato almeno 5 volte aveva attribuito tra virgolette a Giovanni Paolo II un ordine: "cattolici in politica per imporre la fede". Mai detto! Qui più volte gli è stato rimproverato, e lui allora si nasconde dietro "L'Espresso" (12/4, p. 17: "Battaglione Bagnasco") che però, pur ostile, dello stesso Bagnasco ha solo ricordato i "tre sì alla vita e i tre no" alla sua negazione. Non discuto i contenuti, ma il vizio di far dire ripetutamente ad altri - dopo Giovanni Paolo II qui al card. Bagnasco - ciò che non hanno detto. Pessimo giornalismo ideologico! Non basta: Colombo nell'occasione ne fa uso per piangere sull'esclusione di Pannella e radicali dalle liste Pd per le Europee. E protesta: la "distanza" tra il Pd e Pannella è piccola cosa rispetto a quella enorme tra il Pd e "i cattolici non adulti"disposti a qualunque gesto di cieca obbedienza vaticana". Ecco il vero nemico: il Pd cacci i "cattolici ciechi", candidi Pannella e Co. dalla vista infallibile e sarà salvo! Che dire? Libertà di giudizi politici e opinioni masochiste, ma due consigli: Colombo smetta il vizio recidivo di attribuire ad altri false intenzioni e parole per insultarli meglio e, stando così le cose, lasci questo Pd "accecato": vada in lista con Pannella.
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