mercoledì 13 dicembre 2017

I canti popolari ispirati al sogno dello sposo di Maria ntraprendiamo il nostro viaggio attraverso i personaggi, i luoghi e gli oggetti che caratterizzano il repertorio della Chiarastella con alcuni canti dedicati a san Giuseppe, un personaggio che a differenza delle parziali notizie riportate nei Vangeli di Matteo e Luca, è protagonista di molte leggende e narrazioni popolari. Alcune di queste sono dedicate al suo bastone che viene spesso rappresentato ornato da gigli. Secondo alcune leggende l’origine del bastone fiorito è da collegare al suo matrimonio con Maria. La leggenda vuole che in quella occasione il bastone secco che Giuseppe portava in mano sarebbe fiorito all’improvviso. E sempre all’improvviso in uno dei canti più originali del repertorio della Chiarastella Giuseppe, spinto dall’ira, chiede di trasformare il suo bastone in spada per colpire Maria, allorché ritornato dopo un viaggio la scopre incinta. Una versione originale di questo canto, conosciuto anche come La spada di san Giuseppe è stata raccolta a Calascibetta (En) e appartiene al tipico del repertorio di cantastorie e da alcuni anni è entrata nel repertorio di Mario Incudine, uno dei più importanti interpreti di musica popolare siciliana. Il canto si ispira al racconto del sogno di Giuseppe tratto dal Vangelo di Matteo. In particolare nel passo evangelico il protagonista dell’esperienza dell’annuncio, visitato in sogno dall’Angelo, viene rassicurato e incaricato di assumere la paternità vicaria di Gesù. (Mt 1,18). Così il canto descrive questo momento: 'Calau di ’ncelu ’n’Angilu d’amuri cchi fai Giuseppe chi ti voi dannari? ti la voi pigghiari ccu Diu celestiali chiddu ca t’ha fiuritu lu vastuni' In un’altra versione del canto, in dialetto napoletano, così Giuseppe parla a Maria: 'Comme hai fatto chisto tradimento cu sta faccella doce e ’mmaculata je t’accidesse dento a stu mumente cu sta spada grossa e affilata' Anche in questa versione l’intervento dell’Angelo rassicura Giuseppe che di fronte alla chiamata di Dio si pente umilmente e bacia con dolcezza la Vergine.


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