martedì 25 febbraio 2014
A Carnevale ogni scherzo vale, compreso quello di essere eletta sindaco a 8 anni. Così è successo a Rovereto a Marianna Manica, che sarà primo cittadino per una settimana, giusto il tempo, appunto, del Carnevale, secondo una consolidata tradizione cittadina che coinvolge a turno una scuola l'anno. Ma questa baby-amministratrice di terza elementare, eletta dai suoi compagni, non scherza affatto e domenica è andata dal vero sindaco, Andrea Miorandi, per pronunciare il suo "discorso programmatico". Nella sua classe della scuola "Regina Elena" sono in 26, di cui 19 figli di immigrati, ha spiegato Marianna, ed «è importante che i nuovi arrivati riescano a vivere meno difficilmente la nuova vita in un territorio sconosciuto», ha declamato senza imbarazzi. Ed ecco la proposta, concretissima (altro che ius soli, ius sanguinis e cittadinanze varie!): «Sarebbe opportuno fare dei corsi di lingua italiana, anche per i genitori. Sarebbe necessario che tutti noi potessimo avere dei luoghi al di fuori della scuola, dove incontrarci e aiutarci reciprocamente». Miorandi, un po' sbalordito un po' orgoglioso dell'intraprendente collega così "avanti" nelle politiche per l'integrazione, ha assicurato il suo impegno. La giunta di Marianna ha solo due assessori: l'albanese Robert Hallidri al Carnevale e Simone Furlan Pavesi all'Intercultura. «Hanno fatto tutto da soli: vivono insieme, italiani e figli di immigrati, con molta naturalezza», assicurano Paolo Goffo, preside dell'Istituto comprensivo – dove convivono 13 diverse nazionalità – e la maestra di italiano Carmen Iannaccone. Che non lesinerà un bel 10 alla baby-sindaco e ai suoi assessori.
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