mercoledì 2 giugno 2010
Notizia: "250 euro al mese" fino a quando il bimbo compie 18mesi" ("Stampa", pp. 1 e 20). La Regione Lombardia offre aiuto concreto alle future madri in difficoltà, e subito i primi brontolii: "Nasce 'Nasko'. Legge mancia per chi non abortisce" ("Manifesto", p. 8). Previsione: già oggi saranno strilli vari. Eppure "la tutela della maternità" era già scritta nel titolo della legge 194. L'ideologia resiste, e ieri affiora anche altrove. Poiché "Nessuno compra la pillola abortiva" ("Libero", p. 25), ecco l'acido commento di "Liberazione" (p. 7): «La RU486 viaggia col freno a mano tirato», ma solo per colpa di «un sistema gelatinoso che tutto assorbe e rallenta». Insomma: dovrebbe andare più veloce. E che certe ideologie non muoiano mai lo provano anche, sempre ieri e a sorpresa ("Corsera", p. 42: "Dal liberalismo al 'lapirismo'. Così tramontano i sogni di riforma") queste righe arrabbiate che dicono «regola classica» della modernità il no alla «corruzione della democrazia lapiriana e della sua oppressione fiscale». «Lapiriana»? E qui senza la virgoletta che c'era nel titolo. La strana e distorta rievocazione di Giorgio La Pira sorprende non poco: mostra anch'essa un rigurgito ideologico ingiusto e offensivo e tuttavia " strana ironia della sorte! " stesso "Corsera", pagina 43 immediatamente successiva, trova un bel controcanto in una lettera di Ettore Bernabei che " anche qui come su Avvenire " chiarisce qualche equivoco precedente e si conclude così: «Rimango un convinto allievo e amico dell'indimenticabile sindaco di Firenze, professor La Pira». Ciliegina (giusta) sulla torta (storta) della pagina precedente.
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