venerdì 5 luglio 2002
 Il Puzzone di Moena è certamente un formaggio dal nome molto originale, che indica un particolare gusto e un particolare odore, ma che presenta caratteristiche nutrizionali molto interessanti.Siccome il formaggio, in generale, è considerato, fin dall"epoca di Omero, uno dei principali mezzi di nutrimento umano, è interessante anche studiare le tecniche usate per produrlo.Gli antichi comprimevano il latte coagulato con pesi e pressoi speciali, lo salavano e poi, una volta messo in cesti particolari, lo facevano stagionare.Per quanto riguarda il Puzzone di Moena non c"è tanta differenza: la particolarità è che si parte con del latte crudo, come avviene nella produzione del Parmigiano reggiano o del Gran padano.Rispetto alla carne, questo tipo di formaggio si distingue per alcuni vantaggi considerevoli: ogni etto di Puzzone offre una buona quota di proteine nobili, nei confronti di una quota di grassi non eccessiva, e quindi anche il colesterolo non è presente in grande quantità.Questo formaggio, grazie al suo valore nutritivo, è indicato per i pazienti in convalescenza o per quelli che necessitano di iperalimentazione, conseguenti a malnutrizione.Per quanto riguarda i sali minerali, il Puzzone di Moena, è ricco di sali di calcio (ma è povero di sali di ferro) che sono facilmente utilizzabili: alcune persone introducono una quantità scarsa di sali di calcio, perché mangiano poco latte e pochissimi latticini.Un cibo così composto apporta anche vitamina B12 e vitamina A, quindi diventa ideale sia per gli anemici sia per coloro che soffrono spesso di varie infiammazioni, specie alle vie aeree. Basta solo non abusarne: una giusta quantità è di circa 120 grammi tre volte la settimana.
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