mercoledì 23 maggio 2018
Un successo per la scienza e anche per la ricerca italiana, visto che la scoperta è stata fatta ai Laboratori nazionali del Gran Sasso (Lngs) dell'Istituto di fisica nucleare, fra i centri più noti al mondo per lo studio della fisica delle particelle. È stato verificato che i neutrini (particella di scambio del campo elettrodebole) si trasformano. A trovarne le prove è stata la collaborazione internazionale dell'esperimento Opera, che ieri ha presentato i risultati finali dei suoi cinque anni di osservazione dei neutrini prodotti con il progetto Cngs (Cern Neutrinos to Gran Sasso). Il Cngs è stato realizzato per verificare il fenomeno della trasformazione dei neutrini muonici, misurando con il rivelatore Opera l'apparizione di neutrini tau, dopo il loro viaggio dal Cern di Ginevra ai laboratori sotterranei del Gran Sasso (700 km in 2,4 millisecondi).
Nei suoi risultati Opera riporta un totale di dieci eventi indicativi della trasformazione dei neutrini da muonici in tau. La loro trasformazione è un processo noto come "oscillazione", la cui scoperta è stata premiata con il Nobel per la Fisica nel 2015. Ma la verifica sperimentale di una possibilità già intuita permette di progredire nella conoscenza dei caratteri ancora misteriosi dei mattoni di base della materia e di apprezzare la qualità della scienza italiana, il cui contributo in questo caso non è solo teorico ma ha ricadute tecnologiche (ad esempio, per studiare le piramidi o curare i tumori). I laboratori vennero ideati nel 1979 da Antonino Zichichi. Operativi sotto il massiccio del Gran Sasso d'Italia dal 1987, sono stati "rivali" del Fermi Lab di Chicago.
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