giovedì 11 maggio 2017
Fra le tante polemiche sugli immigrati visti come problema, arriva da Predappio una notizia positiva sul fronte dell'integrazione. Secondo un accordo fra Comune e Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, dieci immigrati richiedenti asilo ospitati in una locale casa d'accoglienza dai seguaci di don Benzi “si occuperanno come volontari della pulizia dei parchi del territorio comunale”. Il progetto è stato salutato con favore anche dalla prefettura di Forlì-Cesena, che ha riconosciuto “l'alto valore del progetto proposto, nonché dello sviluppo positivo, nell'ambito sociale, che tali attività potranno comportare”.
I richiedenti asilo sono giovani provenienti da Guinea, Pakistan, Mali, Nigeria, Senegal, Ghana e Gambia, accolti nel Centro di accoglienza della Giovanni XXIII. Racconta l'assessore comunale al welfare Maria Golinelli: «Quando siamo andati a trovarli nel Centro di accoglienza, hanno immediatamente accettato di fare volontariato per la nostra comunità. Senza dubbio la loro aspirazione è lavorare. Vanno tutti a scuola d'italiano, si occupano della gestione della casa, giocano a calcio nel campo del paese. Ma sono stati felici di avere la possibilità di impegnarsi in qualcosa di utile. Penso che questa sia un'occasione importante di crescita per la nostra comunità, d'incontro e di conoscenza diretta di questi ragazzi e sarebbe bello se i cittadini si unissero a loro». Fra i giardini pubblici vi sono anche luoghi mussoliniani, come il parco attorno alla casa natale di Benito Mussolini, trasformata in museo, e quello vicino al cimitero, dove si trova la tomba del duce.
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