I doc di Iannacone sono una garanzia
martedì 12 aprile 2022
In volo verso Palermo per un viaggio all'indietro nel tempo per scoprire e capire il presente. Il primo docufilm della nuova serie di Domenico Iannacone Che ci faccio qui, il sabato alle 21,45 su Rai 3, è un ritorno dopo cinque anni nel quartiere di Borgo Vecchio, oggetto di una precedente inchiesta. Il noto giornalista è tornato a cercare «i picciotti del campetto», i ragazzini che passavano il tempo a giocare a calcio nell'unico spazio praticabile tra case mezze diroccate in una zona che nonostante sia nel cuore del capoluogo siciliano appare come «un pezzo di terra sganciato dal mondo», «un luogo ai margini della società». Ad accompagnare Iannacone in questo viaggio tra «inferno e paradiso», come definisce Borgo Vecchio uno degli ormai ex picciotti, è un “Virgilio” che a sua volta ha scelto “Picciotto” come nome d'arte, ovvero il rapper e operatore sociale Christian Paterniti. Intanto i dodicenni di un lustro fa sono cresciuti in fretta, alcuni di loro sono padri: «Sono diventati grandi senza averne consapevolezza
spiega Christian, hanno però preso di petto la vita». Si arrangiano come possono, anche perché a Borgo Vecchio «non crescono né piante né fiori». Eppure non sono senza speranza, tutt'altro: si sentono appagati, credono nel futuro e nella famiglia. Poveri ma belli dentro, verrebbe da dire, protagonisti di storie che resterebbero invisibili senza la lente d'ingrandimento della tv attraverso docufilm come questo, a metà strada tra l'inchiesta e il film vero e proprio, modernamente neorealista. Nei lavori di Iannacone c'è scrittura, c'è montaggio e c'è in qualche modo recitazione, anche se l'autore-regista, pur essendo sempre in scena, non impone la sua presenza, bensì favorisce il racconto e trasmette le emozioni. Da non perdere le prossime quattro puntate.
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