sabato 11 novembre 2017

Ho fatto una cosa con te, René. Lo sapevo che volevi farla da solo ma ho pensato, ho pensato, ho voluto credere che potevo, che potevamo. Invece no. È sabato ed eravamo appena usciti ma tu hai subito detto di no. Che non si faceva così, che si vedeva che non volevo farlo. Che avevo fretta, che non si faceva così. Forse hai ragione, sai? Forse è inutile cercare di attaccare i pezzi che sono rotti. Quando una cosa si rompe non basta rimetterla insieme. Ci vuole una colla. Io pensavo che bastava che volevo, che ci provavo, ma non basta. Che basta volere le cose, è una bugia. Sicuro: è una bugia. Se ci sono due persone ci vuole amore, se no le cose non vengono bene. Vengono fatte, ma non vengono belle. E per l'amore non serve il poema d'amore. A me basta che dici il mio nome. A me basta Paci. Se Renè diceva: Paci lo hai fatto male, io mi sarei appiccicata: Paci mi bastava. Tutto si sarebbe aggiustato. Tutti i pezzi. Ma lui ha detto: hai sbagliato. Punto. Se lui scriveva un whatsapp con scritto: No, Paci non torno a cena. Cambiava tutto. Invece scrive: No. E allora i pezzi rimangono cocci.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un'amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie

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