sabato 16 dicembre 2006
Chi vuol esser cieco" sia! Giovedì il Papa parlando del dramma dell'Aids in Africa ricorda che fedeltà coniugale e rifiuto di rapporti sessuali promiscui sono "la migliore" garanzia. Non dice "l'unica". Certo, evidente verità, la più efficace. Ecco che ieri "Liberazione" (titolone a p. 1) strilla e si scandalizza: "Benedetto XVI chiede la castità come unica (sic!) misura anti-Aids"! Toccati nel vivo? E con seguito anche più illogicamente disperato: "Schiaffi alle donne e cinture di castità. Torna il papa re"". Gli schiaffi alle donne non c'entrano niente - è un fattaccio di cronaca - ma a loro, ancora affezionati al comunismo reale, quello di Karl Marx che, come noto dagli scritti di Adele Cambria, fu un gran maltrattatore di donne, fa comodo mescolarci il Papa, nemico di sempre e, giacché ci sono, aggiungono - a sorpresa - Piero Fassino. E perché? Perché (ieri, "Corsera", p. 12) ha detto "No all'eutanasia e all'adozione alle coppie gay", e lì accanto si becca in casa la bocciatura di Gloria Buffo: "Il segretario sbaglia"... Troppo poco: per "Liberazione" il Piero è in coppia col Papa re: questo semper idem, ma lui traditore! Finito? No. Stesso argomento e stessa tradizione genetica il titolo del "Manifesto" mescola alla tragedia il ridicolo: "L'Africa di Ratzinger casta fino alla morte"! Sicuri in redazione: in Africa, anche se i cattolici sono circa un sesto del totale della popolazione, i rapporti sono a rischio Aids perché tutti, nei villaggi e nelle megalopoli disperate e caotiche, leggono ogni giorno l'"Osservatore" e obbediscono al Papa. Sordi alla storia, ora son anche ciechi: finisce male"
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